Al CNL non si vive di solo pallone
Oggi con i nostri lettori vogliamo parlare meno di calcio giocato o calcio tifato. Sì, perché come abbiamo cercato di trasmettere nei resoconti già pubblicati a proposito delle attività del Club Napoli Lussemburgo, esso è composto da persone e da famiglie con interessi forti, non solo legati alla passione per il football. È la ricchezza del CNL. I soci provengono da esperienze di vita diverse e si sono incontrati nel Granducato a seguito di percorsi personali originali, differenti e sempre stimolanti.
Così, quando il socio Gianfranco Zottola e la sua band hanno aderito a una serata di beneficenza presso il Melusina, nota discoteca nel centro di Lussemburgo, è bastato un veloce passaparola per radunare nel pubblico una nutrita presenza partenopea.
L’evento si è tenuto sabato 5 aprile nell’incantevole cornice del Grund, quartiere storico della città sulle rive dell’Alzette, circondato da rocce a strapiombo, dal fortilizio delle casematte e da antiche torri medievali. Si tratta della parte più antica di Lussemburgo, roccaforte voluta dal conte Sigfrido nell’anno 963. Passando per queste vie, risulta evidente la lungimiranza di Sigfrido che comprò il primo sperone di roccia dai monaci dell’abbazia di San Massimino di Treviri per erigere la „piccola rocca“, Lucilinburhuc.
Nel corso dei secoli alla storia si è sovrapposto il mito, quello di Melusina, ninfa dell’Alzette dal corpo per metà umano e per metà di pesce, la quale fece innamorare il conte inducendolo alla fondazione della città. La suggestiva analogia fra le due sirene fondatrici è presto fatta. Ci piace pensare che qualcosa di seducente e ancestrale accomuni gli eredi di Parthenope, ospiti in Lussemburgo, e quelli di Melusina, i padroni di casa.
Sabato sera, ci verrebbe da dire spinto dal destino, è andato in scena il nostro amico tastierista Gianfranco con il gruppo dei LAVA, sodalizio di cinque elementi creato nel 2007. La serata, grazie al virtuosismo dei musicisti, alla partecipazione del pubblico e in coerenza con il nome della band, è stata esplosiva e coinvolgente per tutto il popolo della notte lussemburghese. Ad aggiungere entusiasmo all’evento era bastata l’ufficializzazione, poco prima dell’inizio, del pareggio dell’Inter in casa del Parma. La notizia ha evidentemente recato una certa euforia in ambiente partenopeo, per il potenziale recupero in classifica, e pertanto l’esibizione delle sciarpe azzurre durante la performance ha assunto un significato doppiamente sentito.
L’ingresso sul palco del nostro tastierista è stato accompagnato dall’acclamazione del pubblico. Lo stesso Gianfranco si è presentato con l’amata sciarpa che dal suo collo è passata a guarnire la tastiera, mandando in visibilio i fans del CNL sensibili al gesto di testimonianza identitaria.
Non ci resta che osservare che la primavera si è presentata in Lussemburgo nel migliore dei modi. Le giornate miti si alternano alle notti frizzanti di musica e baldoria e ai fine-settimana di passione calcistica, nell’attesa che il campionato si decida secondo le nostre speranze.
Citando le parole del presidente Andrea Castaldo, inebriato dalla musica di Gianfranco, „quando c’è il CNL è n’ata cosa“.