Che sia volta buona? nella serata di lunedì il signor Mazzarri (allenatore è una parola grossa nella fattispecie) è stato sollevato dall’incarico dopo poco più di due mesi di DISASTRI sportivi in cui oltre a fare meno gol di tutti in serie A, oltre a portare a casa una media punti da retrocessione, oltre ad offrire spettacoli indecenti sempre peggiori con il passare del tempo, dobbiamo aggiungere un UMILIANTE 4 a 0 in casa con il Frosinone (leggasi Frosinone) in coppa Italia, ed una supercoppa giocata sul modello inter di Herrera ma invece di avere Suarez e Corso l’ha giocata con Zerbin e Simeone. una prece.
ADL sceglie Francesco Calzona, vice di Sarri e di Spalletti a Napoli, quindi un ritorno. Ma qui dovremmo aprire una parentesi. Nella vulgata popolare, almeno quella fomentata da “giornalisti” come Salvatore Caiazza e personaggi improvvisati quali tale Christian Bosco, tutti quelli che vanno via da Napoli, ma tutti, non uno o due, tutti, vanno via per colpa del caratteraccio di ADL, si lasciano male, volano gli stracci, si finisce a “pisc fetient” e così via. Poi nei fatti non ce nè uno che rilasci dichiarazioni contro la società, l’unico fu higuain, ma quest’anno sono già tre i ritorni, walterone, Calzona e Sinatti (quello cacciato in malo modo all’arrivo di Garcia, a detta loro, non più tardi di 8 mesi orsono), Marek sarebbe tornato volentieri senza impegni con la nazionale, Benitez sarebbe tornato a piedi questa estate, per non parlare del fatto che il limite di sopportazione è abbastanza alto di questo caratteraccio se pensiamo che molti giocatori importanti hanno passato il grosso della loro carriera all’ombra del Vesuvio in questi anni.
Ma torniamo al nostro eroe, del passato abbiamo detto, il presente parla di un tecnico che ha portato alla fase finale di un europeo la nazionale slovacca, non proprio una abituè di certi palcoscenici, praticamente alla sua prima esperienza di capo allenatore, Chi ben comincia …. Ma a pesare sulla sua scelta ha sicuramente inciso una circostanza che già era stata usata per Mazzarri, quel “conosce l’ambiente” che nel caso del livornese non aveva alcun senso, in quanto di quelli cui aveva stretto la mano quando andò via, oggi ci sono solo ADl il figlio e Starace, punto, fine; nel caso del tecnico calabrese invece, la sua conoscenza del gruppo e dell’ambiente in generale, è reale in quanto è andato via solo nel giugno 2022, praticamente l’altro ieri, del suo Napoli è rimasto buona parte soprattutto in difesa.
L conferenza pre gara ci dice di un signore che non si nasconde dietro un “sono appena arrivato”, non invoca l’aiuto del pubblico, come se i 50000 potessero dare un mano ad Anguissa ad eseguire un sto degno di questo nome, non rimanda la palla alla gestione precedente in caso di mancati risultati, si prende gli oneri e gli onori di un incarico he a detta sua “sogna fin da bambino” (questa me la sarei risparmiata). ad ogni modo stasera si gettano le basi per buona parte della prossima stagione, almeno dal punto di vista economico, anche se questa annata, almeno dal punto di vista sportivo non è ancora stata gettata alle ortiche completamente, c’è un sogno da poter ancora coltivare, magari solo per poche ore o giorni, perchè non farlo.
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