Sempre di più, sempre più compatti
Dopo il silenzio invernale, torniamo a parlare del Club Napoli Lussemburgo. Non è stato un letargo, poiché le attività sociali del CNL si sono susseguite senza sosta. La vitalità dei membri ha dato origine a numerose iniziative, molte delle quali a scopo benefico, che hanno cementato il senso di adesione e di identità.
Alternando gli incontri estemporanei alle regolari adunanze in occasione dei match, i nostri amici si sono affermati come un’entità solida e imprescindibile nel panorama associativo lussemburghese. Andrea Castaldo, presidente del CNL, ci ricorda gli incontri di padel, il fantacalcio (ribattezzato FantaClub), le partite di calcetto, ma anche le serate di biliardo, ping-pong e biliardino.

Lo spirito positivo e inclusivo dei soci ha stimolato l’entusiasmo in seno al CNL durante i mesi della nuova gestione Conte, la quale non ha mancato di raggiungere risultati che pochi avrebbero pronosticato in estate. Non che le qualità del mister fossero in discussione ma, dopo le delusioni della passata stagione, una cura con effetto immediato era una sorta di sogno proibito. Anche chi era favorevole senza riserve alle scelte societarie sulla nuova panchina non osava sperare che, alla fine del girone di andata, potessimo essere noi la squadra da battere.
Il Club Napoli Lussemburgo sostiene chi ha meno fortuna
Così, sullo slancio dell’entusiasmo, gli amici lussemburghesi si sono dati da fare non solo sul piano ricreativo ma anche su quello solidale. Il presidente Andrea Castaldo ricorda la partecipazione del CNL a Telethon, ma anche la partita del cuore in programma per il prossimo mese di giugno, l’aiuto inviato a Ischia dopo l’alluvione del 2022 e la donazione di 120 palloni a favore di alcune scuole calcio in zone a rischio sociale della provincia di Napoli.
L’ultima azione in ordine di tempo è stata la donazione fatta lo scorso dicembre alla Fondazione Santobono Pausilipon, a sostegno dei piccoli pazienti dell’omonimo ospedale pediatrico.
È un’iniziativa che ha trovato larga adesione fra i soci, come testimoniano le dichiarazioni di Marcello Pecoraro e Marco Carpentieri. Il primo, membro dal 2018, afferma che „per noi del Club Napoli Lussemburgo le iniziative di beneficenza sono un modo per restituire alla comunità quello che avremmo potuto dare se fossimo rimasti sul territorio“. Marco, socio fondatore, aggiunge un’osservazione sul bisogno di essere solidali: „Gli esseri umani hanno bisogno di sentirsi utili, di fare del bene, di aiutare e di condivisione“.
Un mondo meraviglioso di persone perbene
Ci siamo chiesti allora come abbiano vissuto i nostri amici questi primi anni di vita del Club che ormai si avvia a festeggiare il decennale nel 2026. Marcello parla del CNL come di una proposta alla quale ha aderito con piacere al suo arrivo a Lussemburgo: „il Club è stato quello che spero possa essere stato per tutti: un punto di aggregazione e un’occasione di stringere amicizie di un contesto culturale prossimo al tuo“. Marcello aggiunge una nota lusinghiera per tutti coloro che amano il calcio e amano (il) Napoli, quando afferma che al Club ha trovato un „mondo meraviglioso di persone perbene“.

Marco, che ha vissuto la fondazione del CNL, testimonia come il Club abbia „iniziato forte fin dal principio“. Si tratta, a suo avviso, di un’entità che cresce e si rinnova costantemente con l’avvicendarsi dei membri. Anche lui è „felice di come viviamo il Club“.
Il presidente Andrea sottolinea la novità rappresentata dal CNL sul territorio lussemburghese dove resta il primo e unico Club Napoli, capace di soddisfare il bisogno di tanti tifosi che vogliono vivere la loro passione in un clima di condivisione. Rammenta, Andrea, la costante crescita del Club che ha creato un solido network fra i giovani in arrivo a Lussemburgo per motivi di lavoro: „ Il nostro scopo è quello di far sentire i soci sempre a casa e guardando i loro occhi per la prima volta al Club crediamo di esserci ampiamente riusciti“.
Il CNL, aggregazione e partecipazione
Sul futuro del CNL i nostri amici hanno pochi dubbi. L’avvenire della Lussemburgo partenopea sarà roseo se rimarrà costante lo spirito di unità che attualmente regna. Secondo Marco „il Club rappresenta un impegno per tanti e le cose fondamentali ci sono“. Il suo desiderio, insieme a Marcello, è quello di tornare ad „avere una sede tutta nostra“ da sfruttare anche in modo spontaneo ed estemporaneo, al di là degli appuntamenti sociali in programma.
Così è stato dalla fondazione fino a ottobre 2024, periodo nel quale il Club ha avuto una sua sede propria, un punto di ritrovo considerato dai soci come una seconda casa. Attualmente i nostri amici si appoggiano al più centrale, spazioso e moderno The Spot, ma il direttivo si sta attivando per tornare ad una sede esclusiva.
Sempre rispetto alle prospettive future, Andrea suggerisce l’atteggiamento da tenere per consolidare nel tempo il ruolo aggregativo del CNL. È importante, a suo avviso, che l’attenzione dei soci si concentri sulla „fortuna di avere amici napoletani nella città in cui si vive, ancor più se quella città si trova a 1500 km da Parthenope“. Andrea è convinto che le questioni più grandi di noi come gli errori della squadra, sempre facili da criticare, non dovrebbero costituire una particolare fonte di turbamento.

La sfida al vertice
Per passare alla recente cronaca, è importante sottolineare la presenza del CNL al Diego Armando Maradona nella figura del presidente Andrea Castaldo lo scorso sabato. Ad Andrea, che ha sostenuto la squadra insieme agli amici del network di UANM, abbiamo chiesto un parere sulla prestazione del Napoli. Senza esitare, il presidente ha fatto i nomi di quelli che secondo lui sono stati i migliori in campo: Gilmour, Lobotka e Billing.

A Marco, che con il Club ha seguito il match da Lussemburgo, abbiamo domandato di dare il suo voto agli azzurri. Gentilmente egli ci ha fornito la pagella che volentieri vi proponiamo.
Il pagellone di Marco
In generale, il Napoli ha giocato una grande partita contro un’Inter che ha cercato di portare a casa il massimo col minimo sforzo. Lo ha fatto nell’ottica dell’andata degli ottavi di Champions, cosa che spiegherebbe la doppia sostituzione Dimarco/Calhanoglu poco dopo l’inizio della ripresa.
Gli azzurri hanno però un disperato bisogno di segnare. Il possesso palla resta abbastanza sterile. Ma per gli elementi attualmente disponibili questo è grasso che cola.
Adesso bisogna cercare di recuperare tutti gli indisponibili e aumentare le sostituzioni durante la partita, in quanto 4-5 dei panchinari stanno iniziando a rodare sempre più e ad essere pronti per dare il loro contributo, che potrebbe rivelarsi fondamentale. Conte deve dare a questi ultimi la fiducia necessaria quando avrà di nuovo tutti a disposizione
Meret 6 – Imparabile la punizione di Dimarco. Inoperoso per il resto della gara.
Di Lorenzo 6,5 – partita ordinata e, nel secondo tempo, a tutti polmoni. Contrasta, passa e spinge. Ha ben sudato la maglia.
Rrahmani 6,5 – doveva dimenticare l’autogol di Como e lo fa con umiltà ed esperienza. Giocate semplici e giuste e chiusure importanti.
Buongiorno 7 – Annulla prima Thuram, poi Correa.
Spinazzola 6 – La voglia non gli manca ma nella pratica cincischia o si incaponisce in alcune giocate.
Gilmour 7 – La mossa a sorpresa di Conte. Tutti si aspettavano Billing. Invece lo scozzese gioca molto bene da mezzala. Sfugge agli avversari, copre gli spazi, imposta e subisce preziosi falli.
Lobotka 7,5 – Al di là della percussione con assist per Billing che porta al pareggio, StanisLOVE inventa, crea, detta i tempi. Premiato giustamente come migliore in campo.
McTominay 6 – Sembra un po’ stanco Braveheart. Nel primo tempo rischia di regalare un rigore agli avversari. Nel secondo ha una bella occasione ma spara centrale.
Politano 6 – Altra gara tutta cuore a bruciare l’erba sulla fascia destra ma incide poco.
Lukaku 6,5 – Tocca pochi palloni, ma lavora per la squadra con sponde e spiazzate. Esteticamente poco elegante ma efficace ai fini del gioco di Conte
Raspadori 6 – Si muove molto sul fronte offensivo. Si libera bene negli spazi ma oggi il pallone non voleva saperne di farsi controllare a dovere.
Okafor 6 – si intravede qualcosa. Ha necessità di minutaggio per togliersi la ruggine da dosso.
Billing 7 – A dispetto di quel che può apparire, il gol era difficilissimo da fare dopo aver fallito il primo tiro. Il tap-in con l’altro piede in corsa gli vale questo voto. Per la gioia del presidente, minima spesa (è in prestito), massima resa.
Ngonge 5 – Un corpo estraneo. Irritante la trivela che tenta appena entrato.
Olivera s.v. – Bentornato.
Ci piace chiudere questo resoconto con due citazioni. La prima è quella dello striscione esposto in curva A:
Nulla è cambiato, è ancora lungo il campionato. Lottate fino all’ultimo respiro, fino a farvi mancare il fiato!

La seconda è del presidente Andrea Castaldo che dal DAM completava il pensiero sui migliori in campo riconoscendo il merito del dodicesimo giocatore, il tifoso, il quale „ha proposto un’emozionante coreografia per tutti i novanta minuti, trasferendo alla squadra un forte senso di compattezza e unione“.