Antonio Conte: rinascita del Calcio Napoli?

Come ci eravamo ripromessi sul finire dell’ultimo disastroso campionato, torniamo a scrivere agli amici di TifoNapoli e lo facciamo riportando le iniziative estive del CNL.

Subito dopo la consacrazione dell’Inter al vertice della classifica di serie A, i tifosi azzurri hanno assistito con un certo distacco al succedersi degli eventi, dalle vicende francamente inconsistenti del primo calciomercato, incentrate essenzialmente sulle prosaiche esternazioni di procuratori irruenti, alla deludente esperienza degli europei tenutisi in Germania.

Nel susseguirsi di notizie vane, votate unicamente a riempire le pagine dei giornali, l’ingaggio di Antonio Conte sembra essere l’unico fatto concreto, avvenuto alla vigilia della prova di incapacità, dei campioni europei in carica e della FIGC, a competere a livello internazionale.

Così, il nuovo motto estivo coniato da Conte „amma fatica’“ è diventato come la brezza di aria fresca che infonde ottimismo al mattino, dopo una notte insonne e dolorosa. È stato come se la comunità dei supporter avesse bisogno della formula giusta, diretta ed efficace nella sua semplicità per sapere che ’a nuttata è passata.

Conte è un grande professionista, un campione che non si accontenta della mediocrità, certo, ma, come coloro che lo hanno preceduto, non ha la bacchetta magica in tasca e sa che una frase a effetto, ancorché giusta e veritiera, non risolverà in un attimo tutti gli attuali problemi del Napoli. Se la dovrà vedere con una situazione assai compromessa a vari livelli.

Dovrà intervenire sul piano motivazionale, su quello fisico e sul piano dei rapporti fra società e calciatori; dovrà dire la sua sulle questioni di mercato ed è innegabile che l’andamento dell’ultima stagione possa avere avuto una ricaduta sulle quotazioni degli azzurri in partenza e sull’equilibrio di queste con le pretese di ADL.

Vacanze in azzurro

Ciò detto, il Club Napoli Lussemburgo ha voluto trascorrere i mesi di preparazione del prossimo campionato con l’entusiasmo di chi sa, o vuole convincersi, che la crisi è ormai alle spalle.

In attesa di cogliere i frutti del duro lavoro assicurato dal mister, i nostri amici hanno deciso di lanciare un’iniziativa che hanno chiamato “CNL Summer Tour 2024“. Il progetto, concettualmente molto semplice, ambiva a mantenere viva la passione anche durante la stagione del riposo, facendo leva sull’attitudine esuberante dei soci e sfruttando i consueti strumenti di comunicazione. L’impegno preso era quello di portare in vacanza gadget e abbigliamento marchiato CNL per dipingere l’estate di azzurro. Le immagini delle diverse esperienze, romantiche o ironiche, ma tutte genuine e cariche di amore per i nostri colori,  sono state raccolte sulla pagina Facebook del club. Il risultato è il resoconto di un’allegra onda azzurra che si è estesa alle località di villeggiatura italiane o straniere.

I nostri amici di TifoNapoli sono invitati a visitare il post e a condividere l’emozione con noi:

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Il CNL sempre con la squadra

Fra le varie mete raggiunte dagli amici lussemburghesi non potevano mancare i luoghi del ritiro estivo. In particolare, i soci Davide, Gianfranco e Massimiliano Zottola hanno raggiunto Castel di Sangro da dove ci hanno inviato le loro impressioni sulle amichevoli con il Brest e il Girona.

Dopo il triplice fischio di Napoli-Brest abbiamo raccolto le impressioni di Davide, il più giovane del trio, universitario e iscritto al CNL dal giorno della sua fondazione.

Ancora in preda all’emozione per aver potuto seguire gli azzurri, Davide ci parla di un’ottima organizzazione dell’evento e della squisita disponibilità di mister Conte nei confronti dei tifosi. Passando agli aspetti tecnici del match, il tono di Davide si fa più preoccupato.

Il nostro amico lamenta un’eccessiva lentezza del gioco, i calciatori in affanno e con le gambe pesanti e, di conseguenza, i troppi errori sotto porta.

La sua speranza è che tutto ciò, come il divario eccessivo fra la prima e la seconda squadra, sia da ascrivere ai duri allenamenti di Conte; egli sottolinea peraltro con fermezza l’assenza di una punta adatta al gioco del nuovo allenatore.

Più preoccupata è l’analisi di Napoli-Girona formulata da Gianfranco, il quale è costretto ad ammettere che in occasione di questa partita „gli incubi della passata stagione si sono ripresentati“.

In una giornata disturbata da una forte pioggia che ha costretto parte dei tifosi ad abbandonare le tribune più esposte, si è visto un „Girona che ha giocato alla Napoli di Spalletti“, costringendo costantemente gli azzurri nella loro metà campo.

Se da un lato gli il Napoli costruiva l’azione dal basso con Meret e i difensori, dall’altro il Girona è riuscito a inibire questi schemi con un pressing asfissiante che costantemente ha reso difficile l’uscita della palla dall’area di rigore. In queste condizioni il gol era nell’aria e si è realizzato a seguito di un passaggio sbagliato di Meret verso Anguissa.

Gianfranco ci parla con ammirazione di un possesso palla del Girona incessante e non sterile, vista la quantità di tiri dei quali il Napoli è stato reso bersaglio. 

La lezione di calcio non è cambiata nel secondo tempo durante il quale è continuata la sassaiola dei catalani.

Anche sul secondo gol degli spagnoli, una bell’azione dalla destra con cross finale al centro, Gianfranco riconosce qualche responsabilità del nostro portiere che non è stato completamente padrone della propria area di porta.

Se la giornata è stata difficile per i nostri tifosi sotto il profilo sportivo e climatico, dal punto di vista umano il sostegno alla squadra non è mancato, sia da parte delle famiglie che dei due gruppi di ultras che hanno raggiunto Castel di Sangro.

Gianfranco non nega la sua soddisfazione nel vedere non venire meno il sostegno a Conte, nonostante la sofferenza della squadra e l’assoluta necessità di integrare la rosa.

Un inizio di stagione stentato

I pochi soci rientrati dalle ferie prima del 10 agosto si sono ritrovati al Garer Stuff, la storica sede del club, per seguire l’esordio in coppa Italia con il Modena.

Il passaggio di turno avvenuto in extremis ha stemperato il disappunto suscitato da un gruppo ancora inadeguato ad affrontare il nuovo campionato con obiettivi di una certa ambizione. I più lamentano una campagna acquisti scadente e in affannoso ritardo.

La squadra si esprime con movimenti prevedibili e tecnica imprecisa. Il contributo di Kvara, annullato dalla doppia marcatura, si è limitato ad alcuni traversoni dalla sinistra verso il… vuoto.

Certo, la mancanza di una punta è il tema dell’estate, come lo è la storia infinita sulle sorti di Osihmen e Lukaku. Tuttavia, se il modulo prevede un giocatore dentro l’area di portiere avversaria, sarebbe ragionevole spostare in quella zona un attaccante, anche se le sue caratteristiche non si adattassero al gioco che si vuole esprimere.

Insomma, ricaricate le pile senza perdere il contatto con la passione, confidando in più rosei orizzonti per la stagione 2024-2025 e coscienti che il ritorno a certi livelli non è scontato nell’immediato, gli amici del CNL sono pronti a lanciarsi in questa nuova avventura con lo stesso entusiasmo che esprimerebbero se mirassero a obiettivi continentali.

I dubbi sulle prospettive azzurre sono reali e fondati, ma il calciomercato è ancora in corso; mancano due settimane scarse al termine delle contrattazioni e a Lussemburgo si rimane ancorati alla speranza che la squadra possa essere consolidata in qualche modo.

Che ci volete fare, tutti noi siamo maestri di analisi sportiva, esperti di tattica calcistica ma, prima di ogni altra cosa, siamo napoletani e siamo inguaribilmente innamorati.

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